Un livello di vitamina D3 di 89,40 ng/mL è superiore all'intervallo ottimale, che in genere è di 30-50 ng/mL, ma non raggiunge la soglia di tossicità, che inizia sopra i 100 ng/mL. Tali livelli possono essere ancora sicuri, ma vale la pena monitorarli regolarmente, perché un eccesso a lungo termine di vitamina D può portare a ipercalcemia, cioè aumento dei livelli di calcio nel sangue, che può causare sintomi come nausea, vomito, debolezza muscolare, dolore addominale e, in casi estremi, disturbi cardiaci e renali.

Ti incoraggio a consultare il tuo medico per valutare l'integrazione e l'eventuale aggiustamento della dose per evitare il rischio di sovradosaggio. Controlli regolari dei livelli di calcio e della funzionalità renale possono essere utili per prevenire gli effetti collaterali.

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